Piazza del Duomo, Senigallia, 2 luglio 2022
Appena conclusa la fantastica serata di sabato 2 luglio, che ha visto il Panathlon Senigallia di nuovo protagonista. Il giornalista Luca Pagliari ha raccontato tramite il fratello Marco, la vita di Michele Scarponi, attraverso il libro che raccoglie le testimonianze di chi Michele lo ha conosciuto e gli ha voluto bene, come atleta ma anche e soprattutto come uomo, i suoi compagni e amici.
E poi i ragazzi ciclisti delle varie associazioni sportive ...(S.C. Pedale Chiaravallese, Team Cingolani, G.S. Pianello, S.C.D. Alma Juventus Fano, che ringraziamo per la sentita partecipazione) hanno completato la serata con grandi emozioni. Il direttivo quasi al completo presente, con tanti soci e amici che hanno reso la serata davvero speciale. Davvero una bellissima iniziativa, all'insegna della gioia ma anche di grande riflessione proprio sulla sicurezza stradale, sottolineata dalla Fondazione Michele Scarponi, fondata proprio dal fratello, Marco.
Scrive Luca Pagliari:
"Se un bambino, emozionato, chiede con un filo di voce se può farsi una foto accanto alla bici con cui il campione ha vinto il Giro d’Italia, vuol dire che il Dio dello sport e dei pedali nonostante tutto è ancora vivo.
Lui, intendo il campione, è Michele Scarponi. Un’auto nella primavera del 2017 lo ha spazzato via dalla vita terrena. Restano il dolore, le imprese e la voglia di fare qualcosa, perché a differenza delle favole, nelle tragedie della strada non può esistere un lieto fine.
Sabato sera, 2 luglio, grazie al Panathlon di Senigallia abbiamo riempito di colori e di ragazzi che praticano il ciclismo, piazza Garibaldi di Senigallia.
Assieme a Marco Scarponi, fratello maggiore di Michele, abbiamo parlato di colline, di sicurezza, della Fondazione nata nel nome di Michele, d’amore per la vita e di sorrisi, soprattutto quelli che Michele distribuiva a chiunque. Perché lui era così.
Grazie a Veronica Quagliarini, a Marco Paolinelli, a Luigi “Gigio” Brecciaroli, a Luca Panichi, all’infaticabile Antonio e soprattutto grazie ai tanti ragazzi presenti.
La mattina seguente quasi tutti avevano gare in giro per mezza Italia, eppure erano lì, orgogliosi delle loro divise. Affascinati dalla storia di un campione che continua a emozionare.
“Posso farci una foto?” Ripenso a quella domanda così pulita. Certo che puoi farcela una foto con quella bici, perché certe storie sono per sempre. "